Questa volta il protagonista era il Manhattan, che è uno dei più famosi cocktail a base di whisky.
Come sempre parole da ascoltare quelle del Maestro Francesco Conte che ha portato tutti gli ospiti che hanno partecipato alla serata in un viaggio nel tempo con le variazioni del Manhattan.
Come sempre quattro bicchieri, partendo dal:
Manhattan originale: un cocktail che è stato sotto i riflettori sin dalla sua creazione. Nato intorno al 1870 al “Manhattan club” di New York, creato dal Dott. Iain Marshall per un ricevimento tenuto da Jerrie Jerome(ovvero Lady Randolph Churchill, madre di Winston Churchill) in onore del candidato presidente Samuel J.Tilden. Party che ebbe un cosi’ grande successo che il drink divenne di gran moda e ciò porto le persone a richiedere il cocktail facendo riferimento al locale in cui era stato creato, divenendo così il “Manhattan” cocktail.
Il drink divenne celebre di lì a poco anche in Europa dove si trovava Lady Randolph durante la sua gravidanza rendendolo così popolare; popolarità che per questo fortunato cocktail ha perdurato negli anni, sino ad oggi.
Brooklyn: pare sia stato ideato nel 1910 per poi essere affinato negli anni’30, porta il nome del più popoloso dei cinque borough di New York.
Rob Roy: al posto del rye whisky di origine yankee troviamo lo scotch whisky, il mio preferito.
Bobby Burns: originariamente realizzato per commemorare Robert Burns, poeta e cantastorie scozzese, e’ stato utilizzato il Bénédictine che gli conferisce delle note e dei profumi erbacei, il preferito di quasi tutti.
Il tutto abbinato ad un Romeo y Julieta Petit Churchills del 2014, che ben si e’ sposato con questi cocktail davvero ottimi.
Prossimo appuntamento con quanto piu’ vicino al mondo dei puros, con la tappa Cubalinda e i cocktail cubani, ci vediamo il 4 aprile.
Massimiliano